Bando AgevolaCredito 2023 – Contributo in abbattimento tassi

Contributo a fondo perduto per l’abbattimento del tasso d’interesse applicato ai finanziamenti per le PMI di Milano, Monza Brianza e Lodi.

 

La Camera di Commercio di Milano-MonzaBrianza-Lodi (di seguito CCIAA) ha confermato l’utilizzo del sistema dei Confidi di Territorio per agevolare le Micro, Piccole e Medie Imprese ad accedere al credito.

Per l’anno 2023 è stato pubblicato il “BANDO AGEVOLA CREDITO 2023” con cui vengono messe a disposizione risorse finanziarie pari ad euro 250.000,00 che potranno essere incrementate a discrezione della CCIAA durante il proseguo dell’anno.

INTERVENTO 1 – Una parte dei fondi, pari a 200.000 euro sono destinati a supportare le imprese che ottengano finanziamenti bancari assistiti dalla garanzia della nostra Cooperativa Fidi. L’intervento è destinato ad agevolare finanziamenti per:

1.a) Programmi di INVESTIMENTO tra quelli ammessi dal bando sostenuti, anche tramite leasing, nei 6 mesi successivi alla stipula (per le start up fino a 2 anni valgono anche i 3 mesi precedenti).

Importo minimo del finanziamento: euro 10.000. Massimo agevolabile: euro 200.000

 

1.b) Operazioni di PATRIMONIALIZZAZIONE AZIENDALE, come aumento di capitale sociale / Versamento soci in conto capitale / finanziamento soci, effettuate prima della stipula del finanziamento.

Importo minimo del finanziamento: euro 25.000. Massimo agevolabile: euro 200.000

 

1.c) Operazioni di RAZIONALIZZAZIONE e CONSOLIDAMENTO della situazione debitoria dell’impresa.

Importo minimo del finanziamento: euro 25.000. Massimo agevolabile: euro 200.000

 

INTERVENTO 2 – La restante quota di 50.000 euro è destinata al sostegno delle imprese che ottengano finanziamenti erogati direttamente da un confidi convenzionato come ASCONFIDI LOMBARDIA. Si tratta in questo caso dell’intervento a supporto di:

2.)  FINANZIAMENTI DIRETTI EROGATI DAI CONFIDI, indipendentemente dalla finalità, che può essere anche liquidità. Importo erogabile: da 10.000 a 40.000 euro;

 

TASSO MASSIMO AMMISSIBILE

I finanziamenti, sia quelli bancari che quelli dei Confidi, devono avere un tasso nominale annuo (TAN) non superiore alla somma del tasso di riferimento EURIBOR 6 mesi (considerato alla data della stipula) + uno SPREAD MASSIMO del  4,0%   o  del   4,5%  per le start-up iscritte al Registro Imprese da non più di 24 mesi.

Questi limiti sono validi per tutti gli interventi (non ci sono differenziazioni come nel 2022).

Per i finanziamenti a TASSO FISSO (il cui tasso di riferimento è l’ IRS) o in caso di utilizzo di un ALTRO TASSO DI RIFERIMENTO CHE NON SIA EURIBOR 6M, si applica lo stesso principio.

Esempio con finanziamento a tasso fisso stipulato alla data del 15/02/2023:

 Tasso massimo ammissibile:   Euribor 6M  3,135%   +   spread max 4%    =   7,135%   (in caso di start up: 7,635%).

 

BENEFICIARI:

  • PMI (Micro, Piccole e Medie Imprese) con Sede Legale o Unità Operativa iscritta al Registro Imprese o al REA della Camera di Commercio di Milano-MonzaBrianza-Lodi, con DURC in regola e che operano in tutti i settori economici (Agricoltura, Industria, Artigianato, Commercio, Turismo e Servizi) eccetto le imprese che operano nei settori della pesca e acquacoltura. Nel settore dei trasporti sono esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada per conto terzi.

AGEVOLAZIONE

Il beneficio del bando consiste in un CONTRIBUTO IN CONTO INTERESSI calcolato rispetto all’importo e alla durata dell’operazione (entro i 5 anni, anche se superiore), con un tasso di abbattimento del:

  • 2,5 % per operazioni di INVESTIMENTO (Int. 1a). Sono previsti incrementi del tasso di abbattimento nel caso possesso di requisiti “premianti”:

+ 0,5% per START UP iscritte al Registro Imprese da non più di 24 mesi;

ABBATTIMENTO TOTALE (pari al TAN applicato dalla banca) per le Micro e Piccole imprese con unità locale fisica (dove esercitano la propria attività in sede fissa) in una delle specifiche aree del Comune di Milano identificate come “in stato di degrado”;

+ 1% per investimenti riguardanti tecnologie digitali, per almeno il 65% delle spese

  • ABBATTIMENTO TOTALE (pari al TAN applicato dalla banca), per operazioni di PATRIMONIALIZZAZIONE AZIENDALE (Int. 1b);
  • 2,5% per operazioni di RAZIONALIZZAZIONE e CONSOLIDAMENTO (Int. 1c);
  • 2,5% per FINANZIAMENTI DIRETTI EROGATI DAI CONFIDI (Int. 2).

Per le operazioni di cui all’Intervento 1, il bando permette di ottenere anche un contributo per ridurre del 50% il costo della garanzia, fino a 3.000 euro per impresa.

Complessivamente, il contributo massimo per singola impresa non può superare i 12.000 euro.

PRESENTAZIONE

La procedura di domanda è online e va presentata tramite Confidi che ha gestito l’operazione.

 

TERMINI DI TRASMISSIONE delle domande di agevolazione:

1a. INVESTIMENTI: entro 7 mesi dalla data di stipula del finanziamento

1b. PATRIMONIALIZZAZIONE: entro 4 mesi dalla data dell’operazione di patrimonializzazione ed entro 1 mese dalla data di stipula del finanziamento

1c. RAZIONALIZZAZIONE E CONSOLIDAMENTO: entro 3 mesi dalla data di stipula del finanziamento

2. FINANZIAMENTI EROGATI DAI CONFIDI: entro 3 mesi dalla data di stipula del finanziamento

 

Lo sportello telematico è aperto dal 20 febbraio 2023 e fino all’esaurimento delle risorse finanziarie.

Fidicomet può supportarti per valutare la finanziabilità della Tua impresa e per presentare la domanda di contributo.

 

Per info e contatti: sportello@fidicomet.it    –    Tel. 02/76.300.21

 

 

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BENI STRUMENTALI – NUOVA SABATINI “GREEN” – Le novità dal 2023

Con la Legge di Bilancio 2023 sono stati stanziati altri 150 milioni di euro ed introdotte importanti novità per la misura agevolativa in capo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

SINTESI

La cosiddetta “Nuova Sabatini” è una misura dedicata alle micro, piccole e medie imprese (PMI). L’obiettivo generale è facilitare l’accesso al credito per le imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Si tratta di un’agevolazione per gli investimenti, di valore minimo di  20 mila euro, in beni strumentali nuovi, ad uso produttivo e correlati all’attività dell’impresa quali: attrezzature, macchinari (compresi mezzi di trasporto), impianti, arredi, tecnologie digitali, hardware e software.

I beni devono essere acquistati ricorrendo ad un finanziamento bancario o acquisiti tramite leasing finanziario. Le banche e gli intermediari finanziari devono essere convenzionati col MIMIT. La procedura per richiedere l’agevolazione va attivata prima dell’avvio dell’investimento e deve seguire un iter ben definito.

Al termine dell’investimento, le imprese possono ottenere inoltre un contributo a fondo perduto proporzionale al costo dell’investimento. L’intensità del contributo dipende dalla natura degli investimenti ed è prevista un’intensità maggiore per alcune categorie di beni tecnologici, definiti “4.0” e, novità introdotta dal 2023, anche per gli investimenti “green” ossia quelli finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi delle imprese.

Rivediamo in dettaglio il funzionamento della misura…

I SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, AD ECCEZIONE dei seguenti:

  • attività finanziarie e assicurative
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

 

L’AGEVOLAZIONE

Si tratta della concessione di due tipologie di agevolazione correlate:

  • finanziamenti o leasing alle imprese erogati da banche e intermediari finanziari convenzionati con il MIMIT per la copertura fino al 100% delle spese per gli investimenti ammissibili. La concessione dei finanziamenti alle imprese è a valere su un plafond di provvista costituito presso la gestione separata di Cassa depositi e prestiti Spa.
  • contributo in conto impianti (a fondo perduto), erogato successivamente al termine dell’investimento, calcolato con metodo convenzionale rispetto all’importo finanziato, alla spesa effettivamente sostenuta e alla tipologia di investimento.

 

GLI INVESTIMENTI AGEVOLABILI

I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del c.c., nonché a software e tecnologie digitali.

NON sono in ogni caso ammissibili le spese:

  • relative a terreni e fabbricati
  • relative a beni usati o rigenerati
  • riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti
  • per l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni già esistenti in azienda
  • relative a imposte e tasse

 

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • correlazione dei beni all’attività produttiva svolta dall’impresa
  • essere avviati successivamente alla data di trasmissione della domanda* di accesso alle agevolazioni e terminati entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento/leasing
  • fare riferimento ad una sola unità produttiva per ogni singola domanda di agevolazione.
* L’impresa, prima della trasmissione della domanda via PEC alla banca, non deve aver sottoscritto alcun atto vincolante l’acquisto dei beni (ordini/contratti/preventivi firmati ecc.), nè tantomeno devono essere stati versati acconti e/o emesse fatture da parte del fornitore.

Con riferimento alle imprese NON operanti nei settori con regolamentazioni specifiche (v. nota 1 in calce) gli investimenti devono essere riconducibili ai seguenti tipi di intervento:

  • creazione di un nuovo stabilimento;
  • ampliamento di uno stabilimento esistente;
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
  • trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
  • acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
    • lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
    • gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
    • l’operazione avviene a condizioni di mercato.

Ad eccezione delle immobilizzazioni acquisite tramite leasing finanziario, tutti i beni oggetto di agevolazione devono essere capitalizzati e risultare nell’attivo patrimoniale della PMI beneficiaria per almeno tre anni (le imprese in regime di contabilità semplificata, esonerate dalla redazione del bilancio, potranno dare evidenza delle immobilizzazioni tramite idonea dichiarazione sostitutiva).

 

CARATTERISTICHE DEL FINANZIAMENTO

L’investimento può essere sostenuto mediante ricorso ad un finanziamento alle imprese o un leasing concesso da parte di banche e intermediari finanziari aderenti alla convenzione, anche fino al 100% del valore dell’investimento stesso.

Il FINANZIAMENTO / LEASING dev’essere:

  • di durata non superiore a 5 anni dalla data di stipula, compreso eventuale preammortamento di massimo 12 mesi
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro (limite massimo per impresa valido anche se frazionato in più iniziative di acquisto, comprese quelle già agevolate in precedenza sempre dalla misura Nuova Sabatini)
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

Il finanziamento viene erogato in un’unica soluzione (indipendentemente dall’importo), entro trenta giorni dalla stipula oppure, nel caso di leasing, dalla data di consegna del bene (o di collaudo se successiva).

La concessione dei finanziamenti alle imprese può essere assistita dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.

 

CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO IN CONTO IMPIANTI

L’importo del contributo viene definito secondo l’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento quinquennale convenzionale con rate semestrali posticipate, al tasso:

  • del 2,75% annuo per gli investimenti ordinari (l’importo che ne risulta è approssimativamente il 7,7% del valore dell’investimento finanziato)
  • del 3,575% annuo per gli investimenti 4.0 e -dal 2023- per gli investimenti green (l’importo è equivalente a circa il 10,1% del valore dell’investimento finanziato)

I beni 4.0 sono determinati dal possesso di specifiche caratteristiche tecnologiche mentre i beni di natura green sono beni a basso impatto ambientale con idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto, riconosciuta a livello europeo oppure di una idonea autodichiarazione ambientale, rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni. I requisiti per verificare la natura di un bene come 4.0 o green sono espressi in appositi elenchi.

Le intensità massime di aiuto (anche in virtù del cumulo con altre agevolazioni) per le imprese non ricomprese nei settori a regolamentazione specifica (v. nota 1) sono:

  • il 20 % dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese;
  • il 10 % dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese.

Per gli investimenti finanziati con importo inferiore a 200.000 euro, il contributo è erogato in un’unica soluzione mentre, sopra questa soglia, il contributo è erogato in 5 quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione.

Le agevolazioni rientrano fra gli aiuti di Stato comunicati in esenzione (non in de minimis).

LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

  1. La PMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale.
  2. La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità e la completezza della documentazione trasmessa dalla PMI, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e trasmette al MIMIT richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo.
  3. La banca/intermediario finanziario ha facoltà di concedere il finanziamento alla PMI, previa conferma da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse erariali da destinare al contributo.

Le domande sono gestite secondo l’ordine di presentazione e i finanziamenti alle imprese sono erogabili fino ad esaurimento delle risorse (salvo successivo rifinanziamento della misura).

L’investimento va terminato entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. A seguire, la PMI può richiedere l’erogazione del contributo.

Fidicomet può supportarti per valutare la finanziabilità della Tua impresa, supportarti nella gestione dei rapporti bancari e per predisporre la domanda di agevolazione.

Invia una mail a finanza.agevolata@fidicomet.it

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[1] Settori con regolamentazione specifica (cui si rimanda al testo vigente integrale della circolare direttoriale 15 febbraio 2017, n. 14036): agricolo, forestale e zone rurali; produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

 

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BANDO “EFFICIENZA ENERGETICA” PER LE IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO

IL BANDO DI REGIONE LOMBARDIA E DEL SISTEMA CAMERALE LOMBARDO È FINALIZZATO A SOSTENERE GLI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO REALIZZATI DALLE MICRO E PICCOLE IMPRESE LOMBARDE DEI SETTORI DEL TURISMO

La misura prevede un contributo a fondo perduto fino a 40.000 euro a sostegno del 50% dei costi ammissibili sostenuti dall’impresa entro il 22 dicembre 2023, per interventi di efficientamento energetico. L’ammontare della spesa dev’essere di almeno 4.000 euro. Per la presentazione della domanda di agevolazione, l’intervento va sostenuto e corredato dalla relazione di un TECNICO (un professionista iscritto ad un ordine competente), che deve redigere una relazione sul risparmio energetico ottenuto.

Tra gli investimenti ammissibili rientrano anche quelli per l’autoproduzione di energia, come la realizzazione di impianti fotovoltaici, che però sono subordinati alla realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico (volto cioè alla riduzione dei consumi del sito produttivo) tramite altre tipologie di intervento indicate al par.  “spese ammissibili”.

SOGGETTI AMMISSIBILI (principali requisiti)

Requisiti principali che il soggetto richiedente deve possedere al momento della presentazione della domanda e fino all’erogazione del contributo:

  • MICRO / PICCOLA / MEDIA impresa
  • che eserciti, alla data di presentazione della domanda, l’attività:
    • ricettiva alberghiera ai sensi del capo II della legge regionale n.27/2015 (alberghi o hotel, residenze turistico-alberghiere) comprovabile mediante SCIA o altro titolo abilitativo;
    • ricettiva non alberghiera all’aria aperta ai sensi del capo V della legge regionale n.27/2015 (villaggi turistici, campeggi e aree di sosta) comprovabile mediante SCIA o altro titolo abilitativo;
    • ricettiva non alberghiera ai sensi dell’art. 26 comma 2 lettera a) (case e appartamenti vacanze in forma imprenditoriale), dell’art. 27 (foresterie lombarde), dell’art. 28 (locande) della legge regionale n.27/2015 comprovabile mediante SCIA o altro titolo abilitativo;
    • di agenzia di viaggio comprovabile mediante il possesso del codice Ateco primario o secondario 79 (esclusi sottodigit 79.90.11 e 79.90.20).
  • con sede legale o operativa oggetto dell’intervento IN LOMBARDIA
  • essere in regola con il pagamento del diritto camerale e con il versamento degli oneri contributivi (DURC regolare)

INTERVENTI OGGETTO DI AGEVOLAZIONE

Sono ammissibili INVESTIMENTI PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO con le seguenti caratteristiche:

  • realizzati in una sola sede dell’impresa, presente in Lombardia (rilevabile dalla visura camerale)
  • di un ammontare minimo pari a euro 4.000,00
  • da sostenere e rendicontare prima della domanda di contributo e comunque entro e non oltre il 22 dicembre 2023
  • L’efficientamento energetico deve essere ATTESTATO DA UN TECNICO iscritto al proprio ordine professionale competente per materia, che dettagli gli investimenti e/o le soluzioni impiantistiche implementate che devono trovare riscontro nelle voci di spesa, con evidenza del risparmio energetico conseguito con l’intervento di efficientamento realizzato, specificando i consumi energetici al momento della domanda e conseguiti/previsti con la realizzazione degli investimenti oggetto della domanda stessa.

Il consumo energetico (indicato  in TEP – Tonnellate Equivalenti di Petrolio) va calcolato  prima e dopo l’intervento in relazione alle attrezzature sostituite e agli impianti istallati.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali all’efficientamento energetico del sito produttivo:

  • FATTURATE nel periodo DAL 1 GENNAIO 2022 ed ENTRO IL 22 DICEMBRE 2023
  • QUIETANZATE ENTRO la DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA (da trasmettere entro e non oltre il 22 dicembre 2023).
  • al netto di IVA, tranne nei casi in cui la stessa non sia in alcun modo recuperabile
  • Afferenti alle seguenti TIPOLOGIE:

a)  acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di micro-cogenerazione;

b)  impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;

c)  acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento;

d)  acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;

e)  acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti;

f)  acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;

g)  acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);

h)  costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere da a) a g) che costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;

i)  spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a h);

j)  altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria, ai sensi dell’art. 68 lett. b) del Reg. (UE) n. 1303/13, del 7% dei costi diretti di cui alle precedenti voci da a) a i).

 

ATTENZIONE :Le spese di cui alle lettere a) e b) sono ammissibili a contributo solo in presenza di almeno una delle spese di cui alle lettere c), d), e), f), g) per il valore minimo dell’investimento ammissibile (almeno euro 4.000,00). Gli interventi di cui alle lettere a) e b) NON devono essere oggetto della relazione del Tecnico in quanto assicurano l’autoproduzione di energia e quindi consentono un risparmio sulla spesa energetica.

E’ ammissibile anche l’acquisto di attrezzature tecnologiche tramite leasing finanziario purché il contratto preveda la concretizzazione del riscatto da parte del soggetto utilizzatore. È però ammissibile solo la quota capitale dei canoni pagati nella misura e per il periodo in cui il bene è utilizzato nel periodo di ammissibilità delle spese.

NON SONO AMMISSIBILI (criteri più importanti estratti dal bando):

  • spese effettuate e/o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o collegamento così definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza o ancora altri elementi di collegamento tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità o parentela).
  • spese in auto-fatturazione e lavori in economia;
  • spese non direttamente correlate all’intervento di efficientamento energetico
  • spese derivanti da obblighi di legge
  • spese per minuterie.

 

AGEVOLAZIONE

L’agevolazione consiste nella concessione di un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO:

  • FINO AL 50%  delle spese complessive ammissibili
  • FINO A euro  40.000,00 per impresa

 

PRESENTAZIONE E ISTRUTTORIA

La presentazione della domanda avviene con modalità telematica sul portale Telemaco dal 31 giugno 2022 e fino al 22 dicembre 2023 o all’esaurimento dei fondi disponibili.

La domanda dev’essere accompagnata dalla RENDICONTAZIONE DEI COSTI SOSTENUTI.

Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo.

Le imprese che siano in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti potranno essere ammesse al finanziamento solo per una domanda. Inoltre, l’impresa richiedente non può utilizzare fornitori che a loro volta presentano domanda al Bando (in tal caso è ammissibile solo la prima domanda presentata in ordine cronologico).

 

Per l’accesso al portale, è NECESSARIA LA REGISTRAZIONE E L’UTILIZZO di SPID o tessere elettroniche CNS/CIE con PIN.

 

L’assegnazione è concessa mediante una procedura a sportello, secondo l’ordine di presentazione delle domande e a seguito di un processo che comprende:

  • istruttoria formale per la verifica dei requisiti dell’impresa e della domanda
  • istruttoria tecnica dell’intervento presentato sulla base di criteri (tra cui il più rilevante è la percentuale di risparmio ottenuta) ai quali è assegnato un punteggio che deve complessivamente superare una quota minima di sufficienza per l’ammissibilità. NB E’ premiante la presenza di sistemi di certificazione ambientale comprese le certificazioni energetiche volontarie (non APE e altre certificazioni obbligatorie)
  • verifica della rendicontazione della spesa.

L’ESITO della valutazione viene comunicato a valle della valutazione tramite PEC.

 

 

Desideri maggiori informazioni? Invia una mail a finanza.agevolata@fidicomet.it

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FONDO ROTATIVO IMPRESE per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo

Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il DL 152/2021 ha istituito una dotazione finanziaria di 180 milioni di euro per contributi a fondo perduto e 600 milioni di euro per finanziamenti a tasso agevolato per il supporto agli investimenti di media dimensione nel settore turistico.

Una riserva del 50% delle risorse è prevista per gli investimenti di riqualificazione energetica, mentre una quota pari al 40% è riservata a interventi realizzati nelle Regioni del Mezzogiorno.

Di seguito le principali caratteristiche della misura.

SOGGETTI BENEFICIARI

Imprese alberghiere, strutture che svolgono attività agrituristica, strutture ricettive all’aria aperta, nonché imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici ed i parchi tematici.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i Programmi di investimento devono:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali in Italia
  • prevedere spese ammissibili tra 500.000 euro e 10 milioni di euro
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda (per avvio si intende la data di inzio lavori o la data del primo impegno vincolante l’acquisto di un bene o servizio relativo all’investimento)
  • essere conclusi entro il 31 dicembre 2025
  • non devono arrecare un danno significativo all’ambiente (principio “DNSH“)
  • essere idonei a realizzare il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva attraverso le seguenti tipologie di intervento:

a)  Riqualificazione energetica delle strutture di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico 6 agosto 2020;

b)  Interventi di riqualificazione antisismica di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera i), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;

c)  Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, in conformità alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, e al decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503;

d)  Interventi edilizi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c), d) ed e.5), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 funzionali alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a), b) e c);

e)  Interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, relativi alle strutture di cui all’articolo 3 della legge 24 ottobre 2000, n. 323;

f)  Interventi per la digitalizzazione previste dall’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106.

g)  Interventi di acquisto/rinnovo di arredi (inclusa l’illuminotecnica).

AGEVOLAZIONI

L’ageovazione può arrivare a coprire fino al 100% delle spese ammissibili ed è composta dalla somma di:

  • un contributo a fondo perduto di intensità variabile (come meglio specificato in seguito) a seconda della dimensione dell’impresa e all’ubicazione della sede (o delle sedi) oggetto d’intervento rispetto alle zone identificate dal Ministero;
  • un finanziamento erogato da una banca finanziatrice. Il 50% del valore del finanziamento sarà a tasso agevolato dello 0,5% annuo a valere sul Fondo Rotativo Imprese, il rimanente 50% a tasso di mercato su fondi dell’istituto di credito. La Banca finanziatrice è scelta dall’impresa tra quelle aderenti alla Convenzione.

Per le strutture ricettive ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna il contributo a fondo perduto è del 10% per le grandi imprese, del 18% per le medie imprese, il 23% per le piccole imprese e 30% per le micro imprese.

Per le strutture ricettive ubicate nelle aree della c.d. “zona C” (di cui all’Allegato-Aiuto di Stato SA 101134)  il contributo a fondo perduto è del 5% per le grandi imprese, del 15% per le medie imprese, il 20% per le piccole imprese e 25% per le micro imprese.

Per le strutture ricettive nel resto d’Italia il contributo a fondo perduto è del 5% per le medie imprese e il 15% per le pmi (non è quindi previsto per le grandi imprese).

Le agevolazioni saranno erogate per Stati Avanzamento Lavori (SAL), per un massimo di 3 tranche compresa l’ultima a saldo. La prima tranche può essere  preventivamente richiesta nella misura del 20% a titolo di anticipazione (con eventuale sottoscrizione di fideiussione bancaria o polizza fideiussoria) oppure a SAL, da presentare entro il primo anno, al raggiungimento del 20% della spesa totale.

Gli incentivi sono erogate nei limiti del Regolamento GBER (esenzione).

 

LE SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibilile le spese necessarie alle finalità degli interventi sopra indicati, con le seguenti caratteristiche:

  • al netto d’IVA;
  • sostenute dal soggetto beneficiario per l’acquisizione di beni (nuovi) e servizi rientranti nelle definizioni e nei limiti espressi nell’allegato Spese-ammissibili_Art.-3_21.09
  • per investimenti ammortizzabili acquisiti in proprietà regolarmente contabilizzate e iscritte in bilancio per almeno 3 anni per le PMI e 5 anni per le Grandi imprese;
  • pagate esclusivamente, integralmente ed in modo diretto tramite un conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del Programma di investimento.

PRESENTAZIONE

La presentazione avverrà online sul sito di Invitalia (soggetto gestore incaricato dal Ministero del Turismo).

Ad oggi, non sono ancora stati pubblicati la modulistica, la procedura di dettaglio e i termini di apertura e chiusura dello sportello per la presentazione delle domande.

Le valutazioni saranno effettuate sulla base dell’ordine di presentazione.

Ai fini dell’accesso al Finanziamento, le imprese devono aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito e una Delibera positiva da parte di una Banca finanziatrice in relazione all’importo del Finanziamento richiesto.

La lista della documentazione da predisporre (di cui all’Art. 9 dell’AVVISO) e le informazioni di dettaglio sulla misura sono disponibili nell’allegato: AVVISO-Art.-3_10135_5.8.2022_signed

 

 

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BANDO INVESTIMENTI PER LA RIPRESA 2022 – Contributi per l’efficientamento energetico delle PMI manifatturiere lombarde

IL BANDO DI REGIONE LOMBARDIA È FINALIZZATO A SOSTENERE GLI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO REALIZZATI DALLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE LOMBARDE DEL SETTORE MANIFATTURIERO.
La misura prevede un contributo a fondo perduto fino a 50.000 euro a sostegno del 50% dei costi ammissibili sostenuti dall’impresa entro il 30 giugno 2023, per interventi di efficientamento energetico. L’ammontare della spesa dev’essere di almeno 15.000 euro. Per la presentazione della domanda di agevolazione, l’intervento va analizzato da un TECNICO (un professionista iscritto ad un ordine competente), che deve redigere una relazione sul risparmio energetico previsto.

Tra gli investimenti ammissibili rientrano anche quelli per l’autoproduzione di energia, come la realizzazione di impianti fotovoltaici, che però sono subordinati alla realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico (volto cioè alla riduzione dei consumi del sito produttivo) tramite altre tipologie di intervento indicate al par.  “spese ammissibili”.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Requisiti principali che il soggetto richiedente deve possedere al momento della presentazione della domanda e fino all’erogazione del contributo:

  • MICRO / PICCOLA / MEDIA impresa
  • siano IMPRESE CON CODICE ATECO DELLA SEZIONE C (attività manifatturiere); sono inoltre ammissibili le IMPRESE AGROMECCANICHE iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio (codice Ateco sezione A 01.61.00) e all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia,
  • con sede operativa e/o legale, in cui si svolge il processo produttivo ed oggetto dell’intervento, IN LOMBARDIA
  • iscritta al registro imprese ed ATTIVE DA ALMENO 12 MESI (come risultante da visura) e risultino attive nell’Anagrafe Tributaria dell’Agenzia delle Entrate.
  • In regola con il versamento degli oneri contributivi (DURC)

 

INTERVENTI OGGETTO DI AGEVOLAZIONE

Sono ammissibili INVESTIMENTI PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO del sito produttivo con le seguenti caratteristiche:

  • realizzati in una sola sede produttiva dell’impresa, presente in Lombardia (rilevabile dalla visura camerale)
  • di un ammontare minimo pari a euro 15.000,00
  • da rendicontare entro e non oltre il 30 giugno 2023
  • L’efficientamento energetico del sito e del ciclo produttivo deve essere ATTESTATO DA UN TECNICO iscritto al proprio ordine professionale competente per materia, che deve concordare con l’impresa gli interventi da realizzare e valutare i consumi pre e post-intervento e la relativa riduzione, nonché l’eventuale produzione di energia da fonti rinnovabili. Il tecnico (che non dev’essere dipendente dell’impresa beneficiaria) dovrà produrre una relazione indicando il risparmio in “TEP” (Tonnellate Equivalenti di Petrolio). La relazione va consegnata PRIMA DI EFFETTUARE L’INVESTIMENTO (ossia prima di pagare i costi).

Il risparmio energetico va calcolato in percentuale rispetto al consumo complessivo del sito produttivo.

Gli interventi realizzati dovranno raggiungere, pena la decadenza dal contributo, almeno il 60% dell’efficienza energetica dichiarata in domanda (espressa in TEP: tonnellate equivalenti di petrolio).

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali all’efficientamento energetico del sito produttivo:

  • FATTURATE DAL 26 APRILE 2022
  • QUIETANZATE DAL GIORNO SUCCESSIVO ALLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA ed entro la data di presentazione della rendicontazione (entro e non oltre il 30 giugno 2023).

Sono ammessi i pagamenti in acconto prima della data di presentazione della domanda solo se effettuati dopo il 26 aprile 2022 e se chiaramente riferibili ad un successivo pagamento a saldo effettuato dopo la data di presentazione della domanda

  • al netto di IVA, tranne nei casi in cui la stessa non sia in alcun modo recuperabile7
  • Afferenti alle seguenti TIPOLOGIE:

a) acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di micro-cogenerazione con potenza massima di 200 kWel;

b) acquisto e installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili;

c) acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nel sito produttivo;

d) acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;

e) acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;

f) acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);

g) costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere da a) a f) che costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;

h) spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese 6 , contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a g);

i) altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria, ai sensi dell’art. 68 lett. b) del Reg. (UE) n. 1303/13, del 7% dei costi diretti di cui alle precedenti voci da a) a h).

Le spese di cui alle lettere a) e b) sono ammissibili a contributo solo in presenza di almeno una delle spese di cui alle lettere c), d), e), f) per il valore minimo dell’investimento ammissibile (almeno euro 15.000,00).

AGEVOLAZIONE

L’agevolazione consiste nella concessione di un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO:

  • FINO AL 50%  delle spese complessive ammissibili
  • FINO A euro  50.000,00 per impresa

 

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E ISTRUTTORIA

La presentazione della domanda avviene con modalità telematica sul portale Bandi Online dal 25 ottobre 2022 e fino al 31 gennaio 2023 o all’esaurimento dei fondi disponibili.

 La procedura di presentazione della richiesta di contributo si divide in DUE FASI:

  • FASE 1 inserimento da parte del Tecnico della RELAZIONE di cui all’Allegato N.1 al bando
  • FASE 2: presentazione della DOMANDA DI CONTRIBUTO da parte dell’impresa richiedente

Per ogni impresa può essere presentata una sola relazione tecnica e una sola domanda.

L’assegnazione è concessa mediante una procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine di presentazione delle domande. La valutazione è stilata sulla base di criteri ai quali è assegnato un punteggio che deve complessivamente superare una quota minima di sufficienza per l’ammissibilità.

L’ESITO della valutazione viene comunicato a valle della valutazione attraverso apposito provvedimento pubblicato sul Bollettino regionale (BURL).

La rendicontazione dei costi sostenuti va presentata attraverso il portale Bandi Online entro il 30 giugno 2023. L’erogazione del contributo avviene a seguito di verifica ed entro i successivi 60 gg.

 

Fidicomet può supportarti sia per la presentazione della domanda di contributo al bando, sia per nuove esigenze di credito, valutando le opportunità attraverso un’analisi della situazione finanziaria della Tua impresa.

 

Invia una mail a finanza.agevolata@fidicomet.it

 

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BANDO PROSSIMA IMPRESA 2022 – Comune di Milano

BANDO PROSSIMA IMPRESA 2022 – sostegno alle imprese di prossimità e ai negozi di vicinato del Comune di Milano.

Il Comune di Milano la Camera di Commercio Milano Monza Brianza e Lodi concedono agevolazioni a favore di micro e piccole imprese di prossimità e di vicinato. Sono agevolabili progetti di investimento di spesa compresa tra 8.000 e 60.000 euro, realizzati in un periodo di massimo 18 mesi, finalizzati ad aumentare il tasso di innovazione e competitività della impresa e a rilanciarne lo sviluppo con interventi per migliorare l’efficienza economica ed organizzativa, la sostenibilità sociale e ambientale, la riduzione degli impatti sull’ambiente e dei consumi energetici. Il beneficio consiste in agevolazioni finanziarie pari al 75% dei costi ammissibili e suddivise in contributo a fondo perduto (del 50% delle spese, fino a 30.000 euro) e a prestito agevolato (del 25% delle spese e fino a 15.000 euro).

 

SOGGETTI AMMISSIBILI

Principali requisiti che il soggetto richiedente deve possedere al momento della presentazione della domanda e fino all’erogazione del contributo:

MICRO / PICCOLE imprese, incluse le imprese sociali di cui all’art. 1 del D.lgs. 112/2017

  • operanti nel commercio al dettaglio di vicinato, artigianato, somministrazione di alimenti e bevande, servizi, turismo, cultura e tempo libero ed altri settori di intervento funzionali allo sviluppo socioeconomico delle aree individuate;
  • iscritte al Registro imprese ed ATTIVE DA ALMENO 12 MESI;
  • avere in disponibilità d’uso (proprietà / locazione / comodato) una unità locale, ove si realizza l’intervento, ubicata su piano stradale con accesso da pubblica via o da altra strada destinata a pubblico transito, localizzata sul territorio del COMUNE DI MILANO, con esclusione del Municipio 1 (Centro storico), come risultante da certificazione rilasciata dalla Camera di Commercio;
  • essere in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva (DURC);
  • non detenere a qualsiasi titolo apparecchi per il gioco di azzardo lecito;
  • non avere già fruito delle agevolazioni previste dalla Legge 266/97 e dal D.M 267/04, ad eccezione delle imprese che abbiano completamente realizzato e rendicontato il progetto finanziato dal Comune di Milano e siano in regola con la restituzione del prestito a rimborso erogato;
  • rispettare i contratti collettivi nazionali di lavoro di settore, gli accordi sindacali integrativi, gli obblighi assicurativi e previdenziali vigenti, le norme sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro ed ogni altro adempimento di legge nei confronti dei lavoratori dipendenti;
  • essere in regola con il pagamento delle imposte, delle tasse e di ogni altra eventuale somma dovuta a qualsiasi titolo nei confronti del Comune di Milano e della CCIAA;

 

INTERVENTI OGGETTO DI AGEVOLAZIONE

Sono ammissibili PROGETTI DI INVESTIMENTO con le seguenti caratteristiche:

  • finalizzati ad aumentare il tasso di innovazione e competitività dell’impresa, a rilanciarne lo sviluppo e la capacità di adattamento quali, ad esempio:
    • soluzioni per l’ampliamento o la diversificazione dei canali distributivi;
    • soluzioni per l’utilizzo efficiente delle risorse e il monitoraggio dei consumi;
    • soluzioni di approvvigionamento, gestione, stoccaggio e distribuzione dei prodotti;
    • interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’unità locale oggetto dell’investimento;
    • progetti di ampliamento o ammodernamento dell’area di produzione o vendita, o per la diversificazione delle attività;
    • soluzioni per il miglioramento del welfare aziendale e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
  • con costo complessivo compreso tra un minimo di € 8.000,00 e un massimo di € 60.000,00
  • realizzati esclusivamente presso UNA SEDE operativa con i requisiti già elencati. In alternativa, può essere presentato un intervento coordinato su PIÙ SEDI illustrando nella proposta progettuale l’articolazione delle attività nelle diverse sedi e la ripartizione dei relativi costi.
  • conclusi entro e non oltre 18 (diciotto) mesi (salvo proroga di tre mesi) a decorrere dalla data di pubblicazione della graduatoria delle imprese ammesse al contributo.

Gli investimenti realizzati e rendicontati dovranno raggiungere, pena la decadenza dal contributo, almeno il 60% della spesa prevista.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione del progetto di investimento con i seguenti requisiti:

  • SOSTENUTE DAL 1 GIUGNO 2022 ed ENTRO IL TERMINE MASSIMO DEL PROGETTO (18 mesi dopo la pubblicazione della graduatoria).
  • QUIETANZATE DAL 1 GIUGNO 2022 ed ENTRO 60 GIORNI A SEGUITO DEL TERMINE MASSIMO DEL PROGETTO

ATTENZIONE: le spese sostenute e quietanzate dal 1 giugno 2022 alla data di presentazione della domanda potranno raggiungere al massimo il 25% del totale investito e rendicontato.

  • al netto di IVA, tranne nei casi in cui la stessa non sia in alcun modo recuperabile
  • Afferenti alle seguenti TIPOLOGIE:
    1. spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (studi di fattibilità, progettazione esecutiva, direzione lavori, servizi di formazione ed assistenza specialistica) nel limite del 10%;
    2. acquisto brevetti, realizzazione di sistema di qualità, certificazione di qualità, ricerca e sviluppo nel limite del 5%;
    3. opere murarie e/o lavori assimilati, comprensivi degli impianti elettrici, idrici e riscaldamento/condizionamento e quelle per l’adeguamento funzionale dell’immobile alle esigenze produttive e/o per la ristrutturazione dei locali e/o funzionali alle nuove installazioni, nel limite del 20%. Nei casi di immobili in affitto, comodato e diritti reali di godimento a tempo determinato, sono ammissibili le sole opere murarie ed impiantistiche funzionali alle nuove installazioni e per un valore massimo del 20% dei beni strumentali materiali acquistati;
    4. impianti produttivi, macchinari, attrezzature, finiture e arredi. NON SONO AMMISSIBILI veicoli abilitati alla circolazione stradale, nonché i mezzi di trasporto iscritti in pubblici registri, AD  ECCEZIONE di quelli che, ai sensi degli artt. 58 e 114 del Codice della strada e art 298 del D.P.R. 16.12.92, n. 495, sono definiti come macchine operatrici;
    5. acquisto di bici (cargo bike) o altri mezzi di trasporto non targati per i servizi di consegna e mobilità sostenibile dei lavoratori;
    6. investimenti per strumenti e tecnologie che consentano il contenimento dei consumi energetici ed idrici o che siano finalizzati al risparmio energetico nonché al recupero di cascami di energia, al riuso degli scarti di produzione e dei fattori di produzione, alla riduzione dei sistemi inquinanti;
    7. sistemi per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici;
    8. sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti automatizzati o robotizzati, acquisto di dotazioni informatiche (hardware), software e relative licenze d’uso per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa, progettazione e creazione di una propria piattaforma informatica per e-commerce o sistemi di marketing loyalty, web app e nuove piattaforme di pagamento, con esclusione delle spese relative alla manutenzione ordinaria, all’aggiornamento e alla promozione;
    9. investimenti per la sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore.

NB Il beneficiario è tenuto a non alienare, non cedere o distrarre dall’uso produttivo i beni oggetto dell’agevolazione per un periodo di 5 (cinque) anni successivi alla data di concessione dell’agevolazione.

AGEVOLAZIONE

L’INTENSITÀ della agevolazione sarà:

  • PARI AL 75%  DELLE SPESE complessive ammissibili, FINO A  euro  45.000,00 per impresa;
  • strutturata obbligatoriamente in DUE COMPONENTI:
    • CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO, pari al 50% della spesa complessiva ammessa e fino ad un massimo di € 30.000,00;
    • PRESTITO A TASSO AGEVOLATO, pari al 25% della spesa complessiva ammessa e fino ad un massimo di € 15.000,00. Questa sola quota di agevolazione può essere richiesta a titolo di ANTICIPAZIONE, in fase di avvio del progetto.

La restituzione avviene secondo un piano di ammortamento pluriennale di 4 anni (con l’aggiunta di 1 anno di preammortamento nel caso solo caso di anticipazione), ad un tasso fisso dello 0,5% e attraverso rate costanti semestrali. L’impresa potrà comunque, in ogni momento, chiedere l’estinzione anticipata del prestito agevolato.

Salvo richieste di anticipazione del prestito, l’agevolazione è concessa a seguito della conclusione del progetto, a fronte della realizzazione dell’investimento per un ammontare almeno pari al 60% del preventivato, calcolata proporzionalmente sulla base della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute.

Il contributo rientra nell’applicazione del regime de minimis (Regolamento (UE) n. 1407/2013), entro il massimale di 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi finanziari (quello in corso e i due precedenti).

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E ISTRUTTORIA

La presentazione della domanda avviene con modalità telematica sul portale TELEMACO di Infocamere dalle ore 12:00 del 17 ottobre 2022 ed entro le ore 12:00 del 02 dicembre 2022.

Per ogni impresa può essere presentata una sola domanda. Le imprese che sono in stretto collegamento, controllo e con assetti proprietari o di amministrazione sostanzialmente coincidenti potranno essere ammesse alle agevolazioni solo per una domanda.

L’assegnazione è concessa mediante una procedura valutativa a graduatoria, indipendentemente dall’ordine di presentazione delle domande. La valutazione è stilata sulla base di criteri ai quali è assegnato un punteggio che deve complessivamente superare una quota minima di sufficienza per l’ammissibilità.

LA GRADUATORIA con gli esiti della valutazione verrà pubblicata entro il 31/12/2022 .

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Evento venerdì 7 ottobre: LE IMPRESE E I MERCATI INTERNAZIONALI

VENERDÌ 7 OTTOBRE 2022 – ORE 10
presso UNIONE CONFCOMMERCIO MILANO:
PALAZZO CASTIGLIONI – SALA COLUCCI
CORSO VENEZIA 47, MILANO (MM1 PALESTRO)

 

LE IMPRESE E I MERCATI INTERNAZIONALI

OPPORTUNITÀ E VINCOLI IN UNO SCENARIO GLOBALE SEMPRE PIÙ COMPLESSO

 

OBIETTIVI

Analizzare lo stato di salute del commercio estero della Lombardia, territorio che rappresenta circa il 30% dell’import/export nazionale, alla luce della complessa situazione geopolitica internazionale. In uno scenario incerto ed in continuo mutamento, la diversificazione dei mercati di sbocco e di approvvigionamento è alla base delle strategie imprenditoriali.

CONTENUTI

Il report regionale di Banca d’Italia offrirà un’analisi dettagliata dell’economia lombarda, e in particolare dell’andamento delle esportazioni e delle importazioni lombarde, evidenziando l’incidenza degli effetti dovuti all’instabilità politica ed economica internazionale, causata in primis dal conflitto Russia-Ucraina, ma anche dai residui strascichi della pandemia. I mercati internazionali sono tradizionalmente di estrema importanza per le imprese lombarde, le quali hanno un grado di internazionalizzazione molto elevato. L’export lombardo anche nei primi mesi del 2022 registra una performance molto positiva, nonostante l’incremento di barriere tariffarie e non tariffarie e le difficoltà che si riscontrano nei trasporti e nella logistica. Anche l’import regionale ha ripreso a crescere in maniera importante, spinto dall’incremento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, tanto da far prevedere, a livello nazionale, un saldo negativo della bilancia commerciale per l’anno in corso.
Durante la tavola rotonda, le testimonianze aziendali contribuiranno a fornire elementi di riflessione per decifrare i fenomeni che stanno influenzando le vendite e gli acquisti sui mercati esteri: l’interruzione delle catene globali del valore, il reshoring o nearshoring, i colli di bottiglia nei trasporti, le barriere protezionistiche, la diversificazione dei mercati di sbocco.

Ore 10:00

INTERVENGONO

Carlo SANGALLI – Presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Milano Lodi Monza e Brianza
Giorgio GOBBI – Direttore della Sede di Milano di Banca d’Italia
Paola ROSSI – Capo Divisione Analisi e Ricerca Economica Territoriale, Banca d’Italia Sede di Milano
Francesco BRIPI – Divisione Analisi e ricerca economica territoriale, Banca d’Italia Sede di Milano

Ore 11:00

TAVOLA ROTONDA

INTERNAZIONALIZZARE L’IMPRESA: CONDIZIONE NECESSARIA PER RESTARE COMPETITIVI

Introduce:
Antonio VILLAFRANCA – Direttore Ricerca e Co-Head Europa e Governance Globale, ISPI – Istituto per gli
Studi di Politica internazionale

Partecipano:
Riccardo GAROSCI – Presidente AICE – Associazione Italiana Commercio Estero
Giusto MOROSI – Amministratore Delegato Tognana Porcellane Spa
Cesare GAVAZZI – Amministratore Delegato Fureco Fur Enterprise Company Srl
Gianluca MARCONI – Senior Vice President Ocean Freight Schenker italiana Spa

Modera:
Fabio BINACCHI – Caporedattore TG Rai Lombardia

 

PARTECIPAZIONE GRATUITA

ISCRIVITI

Per informazioni:

Area Organizzazione
Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza
02 7750.292
organizzazione@unione.milano.it
www.confcommerciomilano.it

Locandina dell’evento:

2022_10_07 Programma BdI_Unione_Mi_Lo_MB

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Dal 30 Agosto 2022 un nuovo “framework” per l’accesso al Credito con il Fondo di Garanzia PMI (L. 662/96)

Avvio della nuova operatività ai sensi degli Aiuti sotto forma di garanzie sui prestiti” – Sezione 2.2 del Quadro Temporaneo di Crisi per sostenere l’economia nel contesto dell’invasione armata dell’Ucraina da parte della Russia (“Temporary Crisis Framework” o “TCF”).

Con l’autorizzazione concessa da parte della Commissione Europea in riferimento alla misura di aiuto SA.103403 – TCF: Loan guarantees for SMEs and small mid caps si delinea il nuovo “quadro operativo” per l’accesso al Credito con il Fondo di Garanzia PMI (L. 662/96), ridefinito anche dalla Legge di Bilancio 2022 e dalla conversione in legge del “D.L. Aiuti”.

A partire dal 30 agosto 2022 – e fino al 31 Dicembre 2022 – sarà possibile, per le PMI (nonché per le imprese diverse dalla PMI con un numero di dipendenti non superiore a 499, ma limitatamente alla sola operatività su portafogli di finanziamenti) presentare le richieste di accesso alla garanzia del Fondo ai sensi degli “Aiuti sotto forma di garanzie sui prestiti” – Sezione 2.2 del TCF-Temporary Crisis Framework.

Le richieste potranno essere trasmesse al Gestore solo dopo aver acquisito dal soggetto beneficiario finale la versione aggiornata della richiesta di agevolazione (Allegato 4 – vedi in calce).

AI fini dell’accesso alla garanzia del Fondo ai sensi della Sezione 2.2. del TCF, oltre agli ordinari requisiti di ammissibilità previste dalle Disposizioni Operative del Fondo, devono essere rispettati i seguenti ulteriori requisiti:

a] come da autocertificazione sottoscritta nella richiesta di agevolazione (Allegato 4), i soggetti beneficiari finali devono avere esigenze di liquidità che sono direttamente o indirettamente connesse al grave turbamento dell’economia causato dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina, dalle sanzioni imposte dall’Unione europea e dai suoi partner internazionali, così come dalle contromisure adottate dalla Federazione Russa (a titolo esemplificativo e non esaustivo: il rincaro dei prezzi di materie prime e fattori di produzione, l’incremento delle spese energetiche);

b] come da autocertificazione sottoscritta nella richiesta di agevolazione (Allegato 4), i soggetti beneficiari finali non devono essere sottoposti alle sanzioni emanate dall’Unione europea a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina e non devono essere posseduti o controllati da persone, entità o organismi oggetto delle medesime sanzioni; nel caso in cui il soggetto beneficiario finale operi nei settori industriali oggetto delle sanzioni adottate dall’Unione europea, l’operazione finanziaria per la quale si richiede l’ammissione alla garanzia del Fondo non deve pregiudicare gli obiettivi delle sanzioni in questione;

c] le operazioni finanziarie devono rispettare i seguenti requisiti:

  • la durata dell’operazione finanziaria non è superiore a 96 mesi
  • l’importo dell’operazione finanziaria, sommato all’importo totale delle altre eventuali operazioni finanziarie agevolate ai sensi delle sezioni 2.2 e 2.3 del TCF, non può essere superiore, alternativamente:

al 15% dell’importo medio dei ricavi delle vendite e delle prestazioni degli ultimi 3 esercizi conclusi, come risultanti da bilanci depositati in CCIAA o come da dichiarazioni dei redditi trasmesse all’Agenzia delle Entrate. Se il soggetto beneficiario finale è di nuova costituzione e non dispone di tre bilanci chiusi e approvati, l’importo massimo è calcolato sulla base del fatturato medio delle annualità disponibili al momento della richiesta dell’agevolazione, come risultanti da bilanci depositati in CCIAA o come da dichiarazioni dei redditi trasmesse all’Agenzia delle Entrate. Se il soggetto beneficiario finale è di nuova costituzione e non dispone di dati contabili relativi ad un periodo completo di 12 mesi, il massimale è definito sulla base della proiezione su 12 mesi dei ricavi registrati nel minor intervallo temporale;

al 50% dei costi sostenuti per l’energia (a titolo esemplificativo: le spese per l’acquisto di energia elettrica, gas, carburanti, ecc.) nei dodici mesi precedenti alla sottoscrizione della presente richiesta di agevolazione. Se il soggetto beneficiario finale è di nuova costituzione e non dispone di dati contabili relativi ad un periodo completo di 12 mesi, il massimale sarà definito sulla base della proiezione su 12 mesi dei costi per l’energia sostenuti nel minor intervallo temporale;

al fabbisogno di liquidità del soggetto beneficiario finale nei successivi 12 mesi, nel caso di PMI, e nei successivi 6 mesi, nel caso di imprese diverse dalle PMI con numero di dipendenti non superiore a 499, qualora il soggetto beneficiario abbia registrato interruzioni nelle catene di approvvigionamento, ovvero abbia registrato forti incrementi nei prezzi dell’energia, delle materie prime e/o semilavorati per effetto del conflitto, ovvero abbia subito un forte calo di fatturato poiché molto esposto in quei mercati, abbia pagamenti in sospeso dalla Russia o dall’Ucraina, ovvero abbia registrato un aumento dei costi per la sicurezza informatica. Si specifica, inoltre, che tale fabbisogno di liquidità non deve essere stato coperto dalle misure di aiuto previste dal quadro temporaneo per gli aiuti di Stato introdotto a seguito della pandemia di COVID-19;

d] per le richieste di riassicurazione/controgaranzia devono essere rispettate inoltre le ulteriori seguenti condizioni:

  • le commissioni applicate al soggetto beneficiario finale possono essere destinate alla copertura del rischio di credito solo per la quota non riassicurata dal Fondo;
  • la data di perfezionamento dell’operazione finanziaria deve essere successiva alla data di ammissione all’intervento del Fondo;
  • il soggetto richiedente, in sede di compilazione della domanda, deve indicare nella sezione “trasparenza”, il vantaggio riconosciuto al soggetto beneficiario finale, in termini di minor importo delle commissioni di garanzia applicate, per effetto dell’ammissione all’intervento del Fondo;
  • il soggetto richiedente, a seguito dell’ammissione all’intervento del Fondo, dovrà necessariamente comunicare al Gestore, entro il termine di 3 mesi dalla delibera di ammissione all’intervento stesso, il vantaggio riconosciuto al soggetto beneficiario finale, in termini di minor importo delle commissioni di garanzia applicate, per effetto dell’ammissione all’intervento del Fondo (confermando o meno quanto indicato nella domanda di ammissione).

 

In deroga a quanto previsto dalle Disposizioni Operative del Fondo e in linea con quanto previsto dal TCF, sono ammissibili anche i soggetti beneficiari finali che, alla data di presentazione della richiesta di agevolazione, siano classificati tra le “imprese in difficoltà” così come definite dal Regolamento 651/2014.

Alle richieste ammissibili alla garanzia del Fondo ai sensi della Sezione 2.2. del TCF, fino al 31 dicembre 2022, si applicheranno le seguenti misure previste dalla Legge 30 dicembre 2021, n.234 (Legge di bilancio 2022) e dal D.L. 17 maggio 2022, n.50 convertito con modificazioni dalla Legge 15 luglio 2022, n. 91 (conversione in legge del DL Aiuti):

  1. Garanzie pari:
    • all’80% in favore delle tipologie di soggetto beneficiario finale e di operazione finanziaria per le quali non si applica il modello di valutazione del Fondo ai sensi dell’art.6, comma 2 del Decreto interministeriale del 6 marzo 2017 (start up, start-up innovative e incubatori certificati, microcredito, importo ridotto). Con riferimento alle richieste di riassicurazione, la copertura del Fondo è concessa nella misura dell’80% in favore dei soggetti garanti a condizione che la garanzia rilasciata da quest’ultimo non sia superiore all’80%;
    • all’80% in favore di operazioni finanziarie a fronte di investimento. Con riferimento alle richieste di riassicurazione, la copertura del Fondo è concessa nella misura dell’80% in favore dei soggetti garanti a condizione che la garanzia rilasciata da quest’ultimo non sia superiore all’80%;
    • all’80% in favore di operazioni finanziarie concesse, per esigenze diverse dal sostegno alla realizzazione di investimenti, in favore delle imprese beneficiarie rientranti nelle fasce 3, 4 e 5 del modello di valutazione. Con riferimento alle richieste di riassicurazione, la copertura del Fondo è concessa nella misura dell’80% in favore dei soggetti garanti a condizione che la garanzia rilasciata da quest’ultimo non sia superiore all’80%;
    • al 60% in favore di operazioni finanziarie concesse, per esigenze diverse dal sostegno alla realizzazione di investimenti, in favore delle imprese beneficiarie rientranti nelle fasce 1 e 2 del predetto modello di valutazione. Con riferimento alle richieste di riassicurazione, la misura massima del 60% rappresenta il valore massimo che può assumere il prodotto tra la copertura offerta dal Fondo e quella offerta dal soggetto garante, che comunque non potrà mai essere superiore all’80%.

Si rammenta che per tutti i casi di cui sopra, la misura della controgaranzia è pari al 100% della quota dell’importo garantito dal soggetto garante qualora lo stesso sia autorizzato ai sensi dell’articolo 1, lettera ccc), del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 marzo 2017 ovvero pari alla riassicurazione qualora lo stesso non-sia-autorizzato;

  1. Importo massimo garantito per singola impresa beneficiaria pari a 5 milioni di euro;
  2. Innalzamento delle percentuali di copertura al 90% per la garanzia diretta e al 100% per la riassicurazione, a condizione che le garanzie rilasciate dai confidi o altri fondi di garanzia non superino la percentuale massima di copertura del 90% e che prevedano il pagamento di un premio che tiene conto esclusivamente dei costi amministrativi, in favore dei finanziamenti finalizzati alla realizzazione di obiettivi di efficientamento energetico o diversificazione della produzione o del consumo energetici secondo quanto previsto dall’articolo 16 del DL Aiuti;
  3. Gratuità dell’intervento del Fondo, nei confronti delle imprese che realizzano gli interventi al punto 3) e che operano in uno o più dei settori o sottosettori particolarmente colpiti di cui all’allegato I alla comunicazione della Commissione europea 2022/C13 I/01 [vedi tra gli Allegati in calce].

Per tali richieste di garanzia, l’aiuto per il soggetto beneficiario finale è determinato calcolando la differenza tra il valore attuale dei premi teorici definiti nelle tabelle riportate di seguito, calcolato al momento della concessione della garanzia, e l’importo dell’eventuale commissione “una tantum” versata ai fini dell’ammissione all’intervento del Fondo, calcolata ai sensi della normativa applicabile (parte IV delle Disposizioni operative del Fondo e articolo 16 del DL Aiuti).

L’aiuto così determinato verrà imputato tra gli “Aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali” – Sezione 2.1 del TCF che prevedono un massimale di euro 500.000,00 per le imprese dell’industria e del commercio, ovvero di euro 62.000,00 per le imprese dell’agricoltura ovvero di euro 75.000,00 per le imprese della pesca e acquacoltura.

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Per le operazioni finanziarie che non dovessero rispettare i suddetti requisiti, è comunque possibile presentare le richieste di garanzia del Fondo ai sensi dei Regolamenti “de minimis” o ai sensi dei Regolamenti di esenzione, così come definiti nelle Disposizioni Operative del Fondo.

Per tali operazioni l’aiuto per il soggetto beneficiario finale continuerà ad essere determinato attraverso i vigenti metodi di calcolo dell’Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL).

Si segnala che, per tutte le operazioni già presentate a valere sui Regolamenti “de minimis” o Regolamenti di esenzione con un importo garantito totale superiore ai 2,5 milioni di euro, la cui istruttoria è sospesa in attesa dell’autorizzazione da parte della Commissione Europea del metodo di calcolo dell’ESL, i soggetti richiedenti potranno richiedere al Gestore la modifica del regime di aiuto qualora fossero rispettate le condizioni di accesso previste dal TCF. In tal caso si dovrà seguire la seguente procedura:

  • Fermo restando la validità dell’allegato 4 acquisito al momento della richiesta di garanzia, dovranno acquisire e conservare l’apposito modulo “Richiesta garanzia sezione 2.2 TCF” predisposto dal Gestore e sottoscritto dal soggetto beneficiario finale, a parziale rettifica e integrazione di quanto dichiarato nel predetto Allegato 4;
  • dovranno inviare al Gestore le informazioni necessarie ai fini dell’ammissibilità al TCF con le modalità che verranno comunicate successivamente dallo stesso.

 

Allegati:

circolare-6-2022-mcc-tcf-e-dl-aiuti-conv-369

richiesta-garanzia-sezione-2-2-tcf-370

2022-08-02-allegato-4-riassicurazione-tcf-371

gratuita-commissioni-elenco-ateco-tcf-372

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BANDO “EFFICIENZA ENERGETICA” PER LE IMPRESE DEL COMMERCIO E DEI SERVIZI

IL BANDO DI REGIONE LOMBARDIA E DEL SISTEMA CAMERALE LOMBARDO È FINALIZZATO A SOSTENERE GLI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO REALIZZATI DALLE MICRO E PICCOLE IMPRESE LOMBARDE DEI SETTORI DEL COMMERCIO, PUBBLICI ESERCIZI E SERVIZI.

La misura prevede un contributo a fondo perduto fino a 30.000 euro a sostegno del 50% dei costi ammissibili sostenuti dall’impresa entro il 15 dicembre 2022, per interventi di efficientamento energetico. L’ammontare della spesa dev’essere di almeno 2.000 euro. Per la presentazione della domanda di agevolazione, l’intervento va sostenuto e corredato dalla relazione di un TECNICO (un professionista iscritto ad un ordine competente), che deve redigere una relazione sul risparmio energetico ottenuto.

Tra gli investimenti ammissibili rientrano anche quelli per l’autoproduzione di energia, come la realizzazione di impianti fotovoltaici, che però sono subordinati alla realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico (volto cioè alla riduzione dei consumi del sito produttivo) tramite altre tipologie di intervento indicate al par.  “spese ammissibili”.

NOVITA’ INTRODOTTE L’8 NOVEMBRE 2022:

  • Investimento minimo: ridotto da 4.000 € a 2.000 €
  • Soggetti beneficiari:
    • possono partecipare anche le MEDIE IMPRESE
    • estensione a tutti i settori tranne: ATECO A,B,C,K e  le imprese che esercitano attività ricettiva alberghiera e non alberghiera ai sensi della legge regionale n. 27/2015
  • Termine di apertura dello sportello: proroga di 1 un anno dal 15 dicembre 2022 al 15 DICEMBRE 2023

 

SOGGETTI AMMISSIBILI

Requisiti principali che il soggetto richiedente deve possedere al momento della presentazione della domanda e fino all’erogazione del contributo:

  • MICRO / PICCOLA / MEDIA impresa
  • IMPRESE DI TUTTI I SETTORI ad ECCEZIONE:
    • delle attività di cui ai codici ATECO delle sezioni A,B,C,K
    • delle imprese che esercitano attività ricettiva alberghiera e non alberghiera ai sensi della legge regionale n. 27/2015
  • con sede operativa oggetto dell’intervento IN LOMBARDIA
  • iscritta al registro imprese ed ATTIVE DA ALMENO 12 MESI (come risultante da visura)
  • essere in regola con il pagamento del diritto camerale e con il versamento degli oneri contributivi (DURC regolare)

 

INTERVENTI OGGETTO DI AGEVOLAZIONE

Sono ammissibili INVESTIMENTI PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO con le seguenti caratteristiche:

  • realizzati in una sola sede dell’impresa, presente in Lombardia (rilevabile dalla visura camerale)
  • di un ammontare minimo pari a euro 2.000,00
  • da sostenere e rendicontare prima della domanda di contributo e comunque entro e non oltre il 15 dicembre 2023
  • L’efficientamento energetico deve essere ATTESTATO DA UN TECNICO iscritto al proprio ordine professionale competente per materia, che dettagli gli investimenti e/o le soluzioni impiantistiche implementate che devono trovare riscontro nelle voci di spesa, con evidenza del risparmio energetico conseguito con l’intervento di efficientamento realizzato, specificando i consumi energetici al momento della domanda e conseguiti/previsti con la realizzazione degli investimenti oggetto della domanda stessa.

Il consumo energetico (indicato  in TEP – Tonnellate Equivalenti di Petrolio) va calcolato  prima e dopo l’intervento in relazione alle attrezzature sostituite e agli impianti istallati.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali all’efficientamento energetico del sito produttivo:

  • FATTURATE nel periodo DAL 26 APRILE 2022 ed ENTRO IL 15 DICEMBRE 2023
  • QUIETANZATE ENTRO la DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA (da trasmettere entro e non oltre il 15 dicembre 2023).
  • al netto di IVA, tranne nei casi in cui la stessa non sia in alcun modo recuperabile
  • Afferenti alle seguenti TIPOLOGIE:

a)  acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di micro-cogenerazione;

b)  impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;

c)  acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento;

d)  acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;

e)  acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti;

f)  acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;

g)  acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);

h)  costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere da a) a g) che costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;

i)  spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a h);

j)  altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria, ai sensi dell’art. 68 lett. b) del Reg. (UE) n. 1303/13, del 7% dei costi diretti di cui alle precedenti voci da a) a i).

 

ATTENZIONE :Le spese di cui alle lettere a) e b) sono ammissibili a contributo solo in presenza di almeno una delle spese di cui alle lettere c), d), e), f), g) per il valore minimo dell’investimento ammissibile (almeno euro 2.000,00). Gli interventi di cui alle lettere a) e b) NON devono essere oggetto della relazione del Tecnico in quanto assicurano l’autoproduzione di energia e quindi consentono un risparmio sulla spesa energetica.

E’ ammissibile anche l’acquisto di attrezzature tecnologiche tramite leasing finanziario purché il contratto preveda la concretizzazione del riscatto da parte del soggetto utilizzatore. È però ammissibile solo la quota capitale dei canoni pagati nella misura e per il periodo in cui il bene è utilizzato nel periodo di ammissibilità delle spese.

NON SONO AMMISSIBILI (criteri più importanti estratti dal bando):

  • spese effettuate e/o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o collegamento così definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza o ancora altri elementi di collegamento tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità o parentela).
  • spese per forniture non interamente pagate (ossia fatture di solo acconto)
  • tutti i tipi di veicoli;
  • spese in auto-fatturazione e lavori in economia;
  • beni acquisiti tramite noleggio;
  • beni usati;
  • spese non direttamente correlate all’intervento di efficientamento energetico

 

AGEVOLAZIONE

L’agevolazione consiste nella concessione di un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO:

  • FINO AL 50%  delle spese complessive ammissibili
  • FINO A euro  30.000,00 per impresa

 

PRESENTAZIONE E ISTRUTTORIA

La presentazione della domanda avviene con modalità telematica sul portale Telemaco dal 15 giugno 2022 e fino al 15 dicembre 2023 o all’esaurimento dei fondi disponibili.

La domanda dev’essere accompagnata dalla RENDICONTAZIONE DEI COSTI SOSTENUTI.

Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo.

Le imprese che siano in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti potranno essere ammesse al finanziamento solo per una domanda.

 

Per l’accesso al portale, è NECESSARIA LA REGISTRAZIONE E L’UTILIZZO di SPID o tessere elettroniche CNS/CIE con PIN.

 

L’assegnazione è concessa mediante una procedura a sportello, secondo l’ordine di presentazione delle domande e a seguito di un processo che comprende:

  • istruttoria formale per la verifica dei requisiti dell’impresa e della domanda
  • istruttoria tecnica dell’intervento presentato sulla base di criteri (tra cui il più rilevante è la percentuale di risparmio ottenuta) ai quali è assegnato un punteggio che deve complessivamente superare una quota minima di sufficienza per l’ammissibilità. NB E’ premiante la presenza di sistemi di certificazione ambientale comprese le certificazioni energetiche volontarie (non APE e altre certificazioni obbligatorie)
  • verifica della rendicontazione della spesa.

L’ESITO della valutazione viene comunicato a valle della valutazione tramite PEC.

 

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